Chi sono

Tutti mi chiamano Giò perché Giovanna è un nome troppo comune per contenere tutte le vibrazioni del mio temperamento. Sono una donna così dolcemente complicata che costringerei alla resa persino l’analista di Woody Allen.
Del resto, come si può domare una milanese con le pile sempre cariche e che per di più ha sangue toscano nelle vene? Curiosa e infaticabile, sono sempre pronta a fare e disfare le valigie alla perenne ricerca di “un’isola che non c’è”. Sì, perché mica aspetto che sia il destino a decidere per me. Non ho esitato a riporre in soffitta carriere già tracciate, convinta che solo pescando nel disordine del mondo potessi trovare la mia vocazione. Non c’è stanza di casa o del cuore che non sia stipata fino all’inverosimile di arredi e di sentimenti.

Bio

Giovanna Taddei nasce a Milano da genitori toscani. Si forma grazie a un’educazione rigorosa prima presso le suore Orsoline e poi nel liceo linguistico internazionale Oxford. Avvia studi di giurisprudenza che non conclude perché, alla scomparsa del padre, è lei a curare le proprietà di famiglia. Sente tuttavia stretta una vita di rigore e di cifre e converte il suo spirito creativo in due attività che oggi la contraddistinguono come un’affermata imprenditrice milanese. Gestisce in via Settala “Alla casa di Giò”, una struttura di casa vacanze con lussuosi e originali appartamenti a tema, e insieme al compagno Davide Paderi il ristorante “Ai Giardini Paprika e Cannella”. Le sue creazioni bijoux – che si avvalgono anche dell’esperienza maturata in una Scuola Orafa – si impongono grazie alla varietà del design e all’impiego dei materiali più disparati. Una fantasia vulcanica pronta a deformare la realtà come nei dipinti di Balthus e che si può ammirare nel suo show room di via Settala 2, nel cuore di Porta Venezia.